È settembre il mese giusto per darsi gli obiettivi, non il primo dell’anno!
Dunque se vi state dando degli obiettivi per questa stagione fermatevi un attimo a ragionare sulla frase riportata in fotografia:
“Life begins at the end of your comfort zone”
“la vita inizia dove finisce la tua comfort zone”.
Si tratta di una fotografia scattata alla vetrina di un negozio di Northampton (USA). La frase era scritta in bianco, su campo nero. L’effetto specchio è inevitabile e dunque si vede l’altro lato della strada, e una ragazza. Ma torniamo a noi: questa frase indica un criterio in base al quale scegliere gli miei obiettivi. “La vita inizia dove finisce la tua comfort zone” secondo me ha lo stesso significato di quest’altra frase
“se i tuoi sogni non ti spaventano, significa che non sono abbastanza grandi”.
Cos’è la Comfort zone?
Ecco una bella definizione: la comfort zone è la gabbia che ci siamo costruiti. La comfort zone è uno spazio dove ci muoviamo senza ansia e senza paura. Uno spazio fisico, emozionale e mentale nel quale siamo completamente a nostro agio. Dentro i confini della comfort zone frequentiamo idee, convinzioni, atteggiamenti, comportamenti, persone sintonizzati sulla nostra stessa frequenza d’onda.
È quindi naturale per noi cercare di rimanere il più spesso possibile all’interno della nostra zona di comfort. Perché al suo interno viviamo tranquilli, in un territorio conosciuto, che ci piace, che ci siamo scelti.
L’altra faccia della medaglia?
Il pericolo di confinarsi nella comfort zone è quello di vivere sempre “a cuccia”. Il pericolo è quello di essere “Mr Play it Safe” (quello che non rischia mai), di essere la barca che rimane nel porto, per citare un’altra frase famosa su questa linea:
A ship in harbor is safe, but that is not what ships are built for.
Una barca nel porto è al sicuro, ma non è stata costruita per rimanere nel porto.
Il pericolo è quello di vivere in una condizione di sicurezza, dove tutto è rassicurante, noto, grigio; dove ci si muove a proprio agio, senza grandi sorprese e senza rischiare nulla.
Espandere la comfort zone
È importante, quindi, che la comfort zone non diventi l’unico spazio in cui vivere: per crescere, apprendere, espandersi occorre uscire in un territorio poco conosciuto e affrontare le paure, il disagio ed eventuali rischi di fallimento.
Qualcuno dice, io concordo, che la quantità di felicità che c’è nella vita dipende (anche) da quanto è estesa la comfort zone, da quanto è grande la gabbia che ci siamo costruiti.
La frase “Se i tuoi sogni non ti spaventano, significa che non sono abbastanza grandi” io l’ho capita così: se i tuoi obiettivi non ti portano fuori dalla comfort zone allora a cosa servono?
Se i tuoi sogni, se gli obiettivi che ti sei dato ti spaventano, significa che ti stanno portando fuori dalla comfort zone, stanno allargando la gabbia.
Che i sogni vi spaventino, allora.. e in bocca al lupo!